AB ALIA MENTE 13 dicembre 2009

ARS IN FIERI 25-27 settembre 2009


Ars in Fieri 
percorso emozionale d’arte in villa
mostra a cura di
Andrea Ruggiero
Francesca Rizzo
sabato 26 settembre
domenica 27 settembre
dalle ore 10.00 alle ore 20.00

Sala del Baccanale
La natura
Il percorso della mostra inizia con l’opera in legno intarsiato di Mirko Loniti intitolata La Villa, significativo omaggio alla sede dell’esposizione. L’assoluta protagonista della sala dedicata a Bacco è però la natura, dipinta nella sua incontaminata bellezza dai fratelli Luciano e Ubaldo Pezzin. Il primo ne coglie la freschezza
e l’immediatezza con rapide pennellate eseguite en plein air sulla riva dei corsi d’acqua locali, creando i gradevoli paesaggi Corso d’acqua e Lungo il Brenta.
Ubaldo ne esalta invece la straordinaria varietà cromatica, che diventa prima emozione gioiosa e sincera in Ciliegi nelle colline della pedemontana, poi delicata malinconia in Paesaggio invernale nei pressi di Fimon e Nevicata sui Colli Berici. Con queste due opere l’uomo fa il suo ingresso nella natura, come agricoltore ed instancabile viaggiatore, manifestandosi tuttavia solo indirettamente, con la presenza dei campi arati e del sentiero battuto.

Sala dei Quattro Elementi
L’uomo
La figura umana è il filo conduttore di tutte le opere esposte in questa sala, che sono messe poeticamente in relazione con i quattro elementi affrescati sulle pareti. Alla terra è infatti accostata La Due Cavalli di Ubaldo
Pezzin, tela che vede l’uomo sottomettere prepotentemente la natura, arrivando a costruirvi sopra ampie strade su cui sfrecciare libero. Tra la solida terra e l’energico fuoco si trova Autoritratto di Michela Milani, pregevole serigrafia di forte impatto e spiccata influenza pop, realizzata in modo innovativo su tappeto di roccia. La leggerezza dell’aria caratterizza i preziosi microtratteggi su legno di Daniele Scandola, testimonianze artistiche di notevole maestria e sensuale dolcezza. Le figure esplorano sapientemente l’universo femminile cogliendone tutto il fascino in gesti aggraziati e sguardi magnetici, che catturano immediatamente la vista dell’osservatore. Alla fine arriva l’acqua, incantevole e pura come gli acquerelli di Emilia Fogliato. Verso il sereno e Casetta rustica a Fontanelle di Conco si rivelano infatti limpide manifestazioni di innato amore per l’arte e per la vita.

Sala delle Virtù
Oltre il reale
La terza sala è dominata dal desiderio dell’essere umano di spingersi al di là della realtà, elevandosi dalla dimensione terrena, andandovi oltre. Le sconvolgenti opere di Mariella Scandola si inseriscono perfettamente in quest’ottica, utilizzando il mito classico sia come specchio attraverso cui guardarsi dentro veramente e lasciarsi osservare con attenzione, sia come via di fuga sicura ed accogliente nella quale rifugiarsi. Amore e Psiche, Plutone e Proserpina, Pandora, sono tele che danno nuova voce a storie senza tempo, che
toccano sapientemente le corde dell’animo portandolo a raggiungere vertici emozionali altissimi.
Alle leggende nordiche e ad atmosfere gotico-fantasy si ispira invece Rosita Scapin, che rompe con i tradizionali schemi del quotidiano realizzando opere a dir poco spiazzanti. Amanti è infatti un coraggioso esempio di come l’arte possa esprimere situazioni e concetti abituali in modo inusuale, con la sola potenza della fantasia. Regina dei ghiacci e Soffioni sono invece frammenti fantastici di un mondo ideale, in cui l’artista si lascia piacevolmente trasportare. Poco prima di arrivare all’ultima stanza ci si trova davanti ad Icaro, splendido nell’atto di protendersi verso l’alto, volendo ardentemente raggiungere l’Oltre. Non un singolo uomo, ma l’intera umanità, nell’atto più grande.

Sala della Storia
Risposte
L’ultima sala della mostra rappresenta il tentativo dell’arte di dare risposta alla domanda più grande: è davvero possibile staccarsi definitivamente dalla natura e dal mondo? Stefano Merlo e Silvano Scanavin si confrontano con questo diffi cile interrogativo, dando risposte che nonostante siano molto diverse tra loro, si rivelano ugualmente importanti e significative. In questo modo si invita l’osservatore a rifl ettere, e perché no, anche a scegliere. Le poderose opere di Stefano, dove la materia diventa vita volendo quasi uscire dai bordi delle tele, rappresentano la consapevolezza di non poter e non voler fare completamente a meno della realtà. Mare #1 e Mare #2, pur risultando distanti dai paesaggi marini tradizionali, non rinunciano certo al mare.
Bacalà ha uno strepitoso fondale che si allontana e non poco dal reale, ma su di esso spiccano le spighe e il prelibato merluzzo, nell’esaltazione della terra che l’artista ama. Silvano Scanavin dalla natura ha preso le distanze da tempo, approdando all’astratto dopo un lungo e complesso percorso creativo, che lo ha visto progressivamente e inesorabilmente staccarsi e stancarsi di essa. Nei suoi dipinti segno e colore parlano all’anima riportandone direttamente sulla tela emozioni e moti, senza alcun fi ltro fi gurativo. Gli incontri avvengono perciò tra segni e colori diversi, due mondi sono opposti dal puro contrasto, il mare diventa ritrovo esclusivo di tracce e spazi cromatici.

Artisti partecipanti:

Emilia Fogliato
Mirko Loniti
Stefano Merlo (www.estebanart.it)
Michela Milani 
Luciano Pezzin
Ubaldo Pezzin
Silvano Scanavin
Daniele Scandola
Mariella Scandola (www.mariellascandola.it)
Rosita Scapin

Ringraziamenti:
Consulenza artistica e testi: Andrea Ruggiero e Francesca Rizzo
Apporto grafico: Valentina Cason
Foto: Carlo Fantini Sandrigo
Ospitalità: Villa Sesso Schiavo