CHESTER STELLA
La personale che Tempoespazio dedica all’artista ospiterà un un'unica installazione composta però di cento parti: quadrati regolari di 30 cm per lato ciascuno, che conferiscono all’insieme la sua natura mutevole poiché componibile in modi diversi. Per l’occasione l’opera sarà dunque esposta in una delle tante combinazioni possibili, a formare questa volta una sequenza lineare. Una realtà artistica soggetta a variazioni come lo è la Villa che la ospita. Un sistema, quello della villa veneta e del suo paesaggio, frutto di trasformazioni oggi ancor più rilevanti che in passato a cui villa e territorio devono saper trovare nuove funzioni e valori. Come l’opera di Chester si presenta sempre la stessa, ma trasformata nello spazio così la villa rivive, ma rivitalizzata nella sua dimensione.
E’ fondamentalmente la spazialità pittorica ricercata dall’artista che permette di comunicare in modo nuovo con la Villa, ma anche con lo spazio musicale grazie alla performance di Massimo Zennaro. Noto compositore-ingegnere del suono che si dedica all'uso e programmazione degli strumenti musicali elettronici Zennaro non è nuovo a questo tipo di esperienze che cercano il connubio con altre discipline artistiche. La performance musicale e il lavoro pittorico potranno tessere quel dialogo nuovo con la Villa antica riscoprendo relazioni e creando nuove profili ritrovando un“edizione” di villa originaria e attuale al tempo stesso.