GIAN BATTISTA SPEROTTO
FUGA IN EGITTOincursioni di colore all'aperto
Gian Battista Sperotto ha realizzato appositamente per l’esposizione in Villa Sesso Schiavo cinque trittici su tela. Un tema classico ma vissuto in modo rivoluzionario. “Un’avventura sui quadri - dice l’artista - in cui sai quando parti ma non sai quando arrivi ”.
Il tema è la fuga, il bisogno innato nell’uomo di uscire, di andare oltre come Ulisse, Marco Polo, Colombo, Magellano oppure Matisse in Marocco, Gauguin a Tahiti.
Ma ci sono anche fughe dall’oppressione e dal dolore. Cristo che fugge dall’odio del re. Gli artisti che lasciano l’Europa durante le dittature degli anni Trenta e Quaranta. Gli emigranti.
Anche l’opera di Gian Battista Sperotto lascia le classiche e rassicuranti pareti della villa e si espande nel paesaggio.
Tra tempeste di sabbia, dune e piramidi, finalmente si giunge al riposo e al verde confortante della natura al centro del trittico. è un’arte vitale che parte dalla terra e arriva alla religiosità del silenzio, del frammento, in cui si ritrova il mistero che a volte fugge nell’opera completa.
Francesca Rizzo
presentazione a cura di Francesca Rizzo
Giovedì 22 Settembre 2011 ore 18:00
a seguire aperitivo con musica dei
Sidol Brass Quintet ore 20:00
orari mostra
ven 23/09 16.00/20.00
sab 24/09 16.00/20.00
dom 25/09 10.00/20.00
lun 26/09 16.00/20.00
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